Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 11/05/2017 Qui - Rayman Origins, un platform (ritornato alle origini del 2D) sviluppato da Ubisoft Montpellier dapprima uscito per console poi per PC (nel 2012). Un platform (ovvero i videogiochi dove la meccanica di gioco implica principalmente l'attraversamento di livelli costituiti da piattaforme spesso disposte su più piani) ben sviluppato e divertente, dotato di un comparto grafico semplicemente meraviglioso. Il gioco infatti è suddiviso in 60 livelli, livelli dove il giocatore dovrà ottenere i Lumos per terminare nel modo migliore il livello e sbloccare i cinque Electoons disponibili in ogni livello, questi serviranno per sbloccare i livelli successivi e per sbloccare livelli segreti e anche nuovi personaggi. Raccogliere i 300 Lumos disponibili nei livelli non sarà un compito semplice però, dato che questo compito richiede grande attenzione ai dettagli e grande prontezza di riflessi, oltre a dover scoprire le aree segrete sparse nei vari stage. Ciò costringe il giocatore a non essere mai fermo, a rendere sempre più frenetica l'azione di gioco, il giocatore, inoltre, non ha mai come priorità la semplice risoluzione dei livelli, pratica che fa perdere in gran parte l'anima del gioco e la sua enorme longevità. Un aiuto enorme in queste meccaniche è rappresentato dall'ottimo level design, sempre originale e sempre più articolato e complesso. La varietà di gioco è difatti impressionante.
Ma quello che più avvicina questo titolo al capolavoro è lo stile, il gioco eccelle sia nel comparto grafico sia in quello sonoro, semplicemente maestoso. Eccezionale anche la cura riposta dagli sviluppatori negli effetti sonori, il gioco infatti risulta uno spettacolo per gli occhi ma anche per le orecchie. Insomma un capolavoro di stile al 100%, in cui musica e disegno servono ad esaltare un level design vario e intrigante, ricchissimo di soluzioni brillanti e senza cali, serrato ed eccentrico fino alla fine. Un capolavoro, che vorrebbe proporre una doppia interpretazione, adattandosi ad un pubblico di novizi, ed allo stesso tempo un'esperienza platform ricca e profonda per i giocatori più stagionati. Purtroppo il titolo non riesce pienamente né in un senso né nell'altro, non permettendo ai primi di arrivare all'end-game (io per esempio non ci sono riuscito, serve davvero tanta pazienza e movimenti di dita complicati) mentre i secondi troveranno il livello di sfida della prima metà piuttosto blando. Ciò incide negativamente sulla longevità, comunque arricchita dall'assortimento di collezionabili da scovare, operazione incentivata dai vari livelli sbloccabili. Innegabilmente inoltre ci si aspettava una maggiore creatività sotto il profilo del gameplay, un po' scolastico e poco creativo, in netta contrapposizione con l'esplosivo aspetto grafico e sonoro, anche se questo gioco rimane e rimarrà comunque un titolo altamente consigliato agli appassionati del genere. Poiché con Rayman Origins si vive un esperienza esaltante e coinvolgente dall'inizio alla fine dell'avventura. Poiché questo titolo curato sotto ogni aspetto, risulti in definitiva essere il miglior platform da anni a questa parte. Voto: 8
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