mercoledì 15 maggio 2019

I giochi/giocattoli con cui sono cresciuto

Post pubblicato su Pietro Saba World il 07/05/2016 Qui - Dopo i telefilm, i programmi tv e i cartoni animati, continua il viaggio tra i ricordi d'infanzia e adolescenza con i giochi/giocattoli con cui sono cresciuto. In questa lista saranno presenti giochi che sono diventati leggendari, che hanno contribuito alla crescita di noi giovani nati tra gli anni 80 e 90, giochi che se ritornassero adesso farebbero felici milioni di bambini, ragazzi e genitori, ormai alle prese con una generazione di viziati fanciulli che già a 6 anni possiedono uno smartphone, non giocano più all'aperto e sono schiavi di internet e televisione. I bambini di adesso sanno ancora giocare a nascondino? Mi sto dilungando già troppo, comunque io come tanti quand'ero piccolo per divertirmi e giocare allegramente bastava veramente poco, d'altronde i soldi non sono mai cresciuti sugli alberi e quindi bisognava accontentarsi, ma non per questo ne risentivamo, anzi, era più bello. A partire da quei coloratissimi mattoncini, i Regoli (prima foto), che si usavano e si usano ancora adesso da qualche parte nelle scuole elementari, per studiare certo ma anche come gioco e proprio come i lego (mai avuti) io li usavo per creare oggetti, piramidi, case e tanto altro, purtroppo come tanti altri miei giochi sono andati perduti, alcuni regalati ed altri inscatolati. Ah, le casette del mulino bianco, quanti ricordi, ma soprattutto quanti bambini li avevano nelle proprie abitazioni, tantissimi, erano famosissime in quel periodo. Tutti ne hanno avuta almeno una nella propria vita, poiché tutti mangiavano biscotti a colazione. I genitori erano anche contenti perché erano carine da vedere, anche come soprammobili e poi dopotutto erano gratis, si raccoglievano i punti se non erro e si ricevevano. Noi, io, ero contento, ricordo anche di averne avuto tre in tutto, oltre a quella in foto e ad un'altra simile ma con giochi diversi all'interno, anche quella con la radio incorporata. Quant'erano belle, ma soprattutto divertenti, ci passavo giornate intere a giocarci. E poi in fin dei conti erano educative.
In quegli anni entrarono in circolazione le prime console di gioco, c'era i gameboy, i nintendo ma soprattutto uno dei giochi a me più cari, di cui ho già parlato in alcuni post, il sega master systems. C'erano tante versioni ma questa nella foto era proprio la mia (ancora c'è da qualche parte conservata). All'interno come si evince c'era anche una pistola, purtroppo però non avevo giochi adatti per usarla, però c'era incorporato un bellissimo gioco, Alex Kidd, non sono mai riuscito a finirlo così come Sonic. Avevamo due gamepad e quando giocavamo io e mio fratello alle corse era guerra, bisticciavamo di continuo. Si compravano delle specie di cassette di tantissimi giochi. Di quelli che ricordo c'era, Winter Olympics (Lillehammer '94), Alien Storm, Pacmania, World Grand Prix, Enduro Racer e da un amico di giochi addirittura un gioco della saga di Ritorno al futuro, stupendo. Poi un gioco che mi piaceva un sacco quando ci giocavo, spopolavano in quel periodo le piste elettriche con le macchine, della policar o polistil. C'erano come sempre tante versioni e quella mia era molto semplice, c'erano le fascette, le bandierine ma non i sostegni per un ponte, per cui io sempre insieme a mio fratello (2 anni e mezzo più grande di me se ancora non sapevate) ci inventivamo delle soluzioni, come mettere dei libri per fare il ponte ma anche le gallerie, il mito di Montecarlo e Suzuka affiora in noi, perché se non lo sapete la pista si creava, non era preimpostata, facevamo certe curve che le macchine, letteralmente, volavano. Quante risate, quanti ricordi e quanti litigi per decidere il vincitore, non c'era il contagiro, tutto a mente, quindi potete immaginare.
Adesso un giocattolo, giochino che un po mi vergogno di averlo avuto, il famosissimo Tamagotchi. Io mi divertivo a far crescere e giocare l'animale contenuto all'interno, un dinosauro. Anche se sembrerà sciocco, ci tenevo tantissimo, tanto che quando sfortunatamente 'Dino' moriva era una piccola tragedia anche se bastava un bottone e si resettava tutto e dovevi ricominciare da capo. Comunque è stato per un periodo, per un'estate, poi vuoi un po il fare grandi, un po che non durava in eterno, ho lasciato perdere, non ricordo poi che fine ha fatto, probabilmente nel dimenticatoio. Però questi tipi di giochi dal quel momento hanno spopolato in tutto il mondo, nei telefonini e poi smartphone di adesso. Passiamo adesso ai giochi da tavolo e di società. All'inizio era Monopoli, uno dei più famosi e giocati, e anch'io ci ho giocato spesso (uno dei pochi gelosamente custodito e conservato), poi ho ricevuto in regalo Cluedo e infine anche se forse non ci crederete la roulette, come quella nella foto, munita praticamente di tutto il necessario, comprese le fiches. Purtroppo però sono stati gli unici ma una mia cugina era un'assidua giocatrice e collezionista, e quando andavo a casa sua o li portava in campagna di mia nonna ci giocavo. C'era La ruota della fortuna, Trivial Pursuit, Indovina chi, il Quizzone, il Trabocchetto, Forza 4 e tanti altri bellissimi e divertenti nonché ovviamente educativi e non solo, si imparava qualcosa di importante.
Infine per i maschietti c'erano le macchinine, le micro machines. Ne avevo una decina di queste micro macchine e ci giocavo veramente molto. Avevo a disposizione anche una specie di città di cartone, disegnato su di un foglio molto grande, strade, parcheggi, case e quello che ne fa una piccola città. Erano molto carine, tante diverse e colorate. Sempre macchine erano quelle telecomandate, in tutto ne ho avuta una, tutta rossa (Gig Nikko), ma non durò molto, poco tempo dopo si ruppe una ruota e addio. Un vero peccato perché è stata l'unica, ma costavano e anche parecchio. Un altro gioco da tavolo, che mia nonna aveva, con cui giocavo spesso soprattutto quando ci riunivamo con i zii e cugini, era la dama, ero un grande e bravo giocatore, gli scacchi invece non facevano per me. Comunque la dama era una specie di scatola di legno a due facce, da un parte la dama dall'altra credo era il tris e in un buco ai lati c'erano le caselle per giocarci. Io e i miei cugini facevamo anche dei tornei, ma raramente vincevo. Comunque sempre in campagna soprattutto in estate giocavo a bowling o a bocce, anche in spiaggia ovviamente. C'erano anche altri di quando ero piccolo, come una palla a forma di melone a spicchi, non ricordo come si chiamasse. Infine uno dei giochi più conosciuti, la trottola. Mio nonno ne aveva uno in legno con la corda e io quand'ero piccolo giocavo insieme a lui. Ricordo anche di aver avuto da piccolino una a molla, si spingeva un bottone e girava da sola. Poi anche uno yo-yo di plastica che si ruppe presto, delle macchine a molla, insomma tantissimi giochini, che quando eri piccolo ti regalavano. In conclusione, avevo anche la mucca carolina della simmenthal, i truciolones, quei pupazzetti a forma di ponpon di gomma, le pistole ad acqua, il cubo di Rubik, i gadget che regalava Topolino, e tanti altri altri che ora non ricordo. Certamente però erano veramente belli, quanta nostalgia, quanti ricordi, quanto tempo, quanto divertimento e allegria.

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