venerdì 31 gennaio 2025

Videogiochi del mese di Gennaio 2025: GreedFall & The Forest Quartet

Post pubblicato su Pietro Saba World il 31/01/2025 Qui - L'intenzione di quest'anno appena cominciato in campo videoludico è quella di giocare a due giochi al mese per un totale di ventiquattro. Ma se ci riuscirò o meno dipenderà non solo dalla mia capacità di completamento (che man mano per vari motivi viene sempre meno) e/o dallo svicolarsi da giochi "non conformi", esempio lo sparatutto tattico Sniper Ghost Warrior Contracts, tanto semplice quanto complicato, bisognerebbe essere cecchino nella realtà per completare le varie missioni (e questo è troppo per me), ma anche e soprattutto dalla longevità dei giochi stessi. Si vedrà, ma intanto ecco il gioco più longevo e quello meno, terminati e finiti, della mia lista.

GreedFall: Gold Edition - L'ultima edizione di GreedFall, che include il gioco base e l'espansione, è il modo più completo di vivere l'esperienza migliore possibile. Nonostante alcuni difetti tecnici e una trama non originalissima, è un GDR d'azione intrigante con un'ambientazione affascinante. I combattimenti sono fluidi e vari, e la trama, sebbene semplice, è ben curata. Il sistema di viaggio rapido può essere frustrante (insieme con i dialoghi noiosi), ma nel complesso, il gioco è appagante e coinvolgente (soprattutto se si guarda al di là di qualche sbavatura). Alla fine c'ho fatto 50 ore su sto gioco, di certo mi ha intrattenuto. Il DLC "The De Vespe Conspiracy" espande l'universo del gioco mantenendo la stessa qualità. In conclusione un bel gioco, ritenendomi estremamente soddisfatto dal tutto, non si tratta sicuramente di un titolo di tripla A, ma si è al cospetto (se si chiude un occhio su aspetti piuttosto retrogradi) di un prodotto confezionato con amore (l'opera è il falso storico per eccellenza del mondo videoludico, e riesce a trattare tematiche struggenti in modo elegante) e tanta dedizione (hanno persino inventato una lingua apposita per gli isolani). Vale la pena giocarci. Voto: 7,5

The Forest Quartet - Un titolo denso, intriso d'amore e di passione. Uno di quei titoli brevi, semplici ma che riescono a colpire al cuore, esplorando temi profondi come la morte, la perdita e il lutto. Seguiamo il fantasma di Nina, cantante della band, che cerca di aiutare i suoi ex compagni a superare il dolore della sua perdita e a riunirsi per suonare al suo funerale. Ogni membro della band affronta il dolore in modo diverso: disperazione, rabbia e paura. Attraverso semplici puzzle, il giocatore offre aiuto e conforto a ciascuno di loro. Il gioco è apprezzato per la sua dolcezza, schiettezza, grafica e musiche, ma è criticato per la sua breve durata, sufficienti solo 90 minuti. Voto: 7

domenica 29 dicembre 2024

La mia personale classifica del 2024

Classifica pubblicata su Pietro Saba World il 29/12/2024 Qui - Ormai è una questione di casualità, dato che gioco a quello che gratuitamente mi capita di ricevere e non acquisto più a mio piacere, eppure anche quest'anno mi è andata discretamente bene. A parte una sola insufficienza, il resto tra gli alti e bassi tipici, è stato un gran bel divertimento (soprattutto grazie ai "piani alti" qui presenti). Un'altra buona stagione videoludica insomma, in attesa della prossima che in verità è già cominciata. Puzzle game, avventura e narrativa, strategia e fantasia, azione e adrenalina, tra GDR, (J)RPG, platform e quant'altro, alla fine porta qui, a questa classifica finale qua.


18. Un passabile JRPG che non raggiunge l'eccellenza. Un'opportunità parzialmente mancata. (5,5)
17. Un titolo discreto, ma soffre del confronto con il suo predecessore The Third, senza introdurre novità significative alla formula, esclusa una gestione dei poteri poco coinvolgente. Questo capitolo rappresenta un passo indietro: pur restando divertente, risulta a tratti troppo casuale e poco coerente nella trama. (6)
16. Il classico AC che eccelle nell'ambientazione e pecca in quasi tutto il resto, ma rispetto al precedente od ai precedenti, peggiore è sia la trama, sempliciotta e piatta nonché ripetitiva nel corso delle missioni. (6)
15. È un gioco affascinante, ma manca di divertimento. (6+)

lunedì 23 dicembre 2024

Videogiochi del mese di Dicembre 2024: Styx & Saturnalia

Post pubblicato su Pietro Saba World il 23/12/2024 Qui - Ci sono videogiochi che non invecchieranno mai, e poi ci sono altri che bastano pochi anni per sentire la puzza di vecchio. Non è il caso di Call of Juarez, sparatutto in prima persona a tema Western, che di anni però ne ha parecchi, ma proprio il passare di 18 anni bene non ha comunque fatto. Giacché meccaniche ultra datate e comandi legnosi figli dei tempi che furono, non hanno aiutato il mio apprendimento affinché proseguissi l'avventura senza grandi patemi o difficoltà. Stessa cosa presumibile il suo seguito facente tuttavia da prequel, ovvero Call of Juarez: Bound in Blood (anch'esso riscattato gratuitamente grazie a Prime Gaming), preventivamente scartato. Davvero un peccato, dato che è un genere che prediligo, ma quando il divertimento viene meno, naturale è evitare certi inutili grattacapi.

Styx: Shards of Darkness - Non avendo giocato al primo capitolo, non posso fare paragoni diretti, ma è indubbio che sia un gioco stealth più che decente, con un design accattivante e controlli solidi, nonostante alcuni problemi in certi aspetti. La narrazione lascia un po' a desiderare, non tanto per la storia in sé, quanto per la sceneggiatura e le sequenze animate. Il gioco brilla di più nell'azione che nella visione. Styx si distingue per alcune caratteristiche che lo rendono unico, in particolare per il suo atteggiamento sfacciato, arrogante e sicuro. Con la sua aggressività e prontezza nel replicare, Styx non perde occasione di commentare, rivolgendosi non solo ai personaggi ma anche direttamente al giocatore, in caso di morte. Questo elemento, sebbene divertente e capace di strappare risate, può diventare ripetitivo e irritante. Il gameplay e il design sono gli elementi di spicco. Tuttavia, una trama poco coinvolgente che inizia bene ma delude verso il finale impedisce al titolo di raggiungere un livello superiore. Resta un titolo di qualità, raccomandato agli amanti degli stealth game, che però devono essere consapevoli dei suoi pregi e difetti, inclusi alcuni meccanismi datati. Voto: 6,5

Saturnalia - L'avventura sfortunata di un gruppo di esploratori in Sardegna si trasforma nel fulcro di un'opera con una notevole direzione artistica da parte di Santa Ragione. L'esplorazione dell'immaginaria città di Gravoi si rivela l'elemento principale di un gameplay un po' limitato in termini di contenuti e poco teso a causa di un approccio roguelite troppo permissivo. Tuttavia, è coraggiosa la decisione di offrire al giocatore non solo la soluzione di enigmi semplici, ma anche la libertà di esplorare l'avventura a piacimento, completando o lasciando le missioni dei vari personaggi. Saturnalia è un survival horror (in cui la componente horror è più suggerita che mostrata) che sfoggia le sue radici italiane, intrecciando una narrazione affascinante, seppur non completamente originale, che valorizza il folclore sardo e un'ambientazione autentica in un contesto sensoriale incantevole. Favorisce l'aspetto concettuale e visivo più di quello ludico, ma è uno squilibrio che non pregiudica eccessivamente il piacere dell'esperienza. Voto: 7

giovedì 28 novembre 2024

Videogiochi del mese di Novembre 2024: The Outer Worlds & Earthlock

Post pubblicato su Pietro Saba World il 28/11/2024 Qui - Consuetudine per me, per la fine della mia annuale campagna gaming, selezionare per ultimi, avendo già preventivamente riservatogli più tempo, i titoli più longevi a disposizione dalle mie librerie di gioco. E' non è cambiato quest'iter anche quest'anno, peccato solo che giocare a quello più lungo non ho potuto e per una abbastanza "sciocca" e "incredibile" ragione. Per giocare a Dying Light infatti, videogioco survival horror in prima persona, necessario una tastiera intera, roba che, riservare 40 tasti per ogni singola determinata azione, è da pazzi. Doppia beffa poi, il fatto che non potevo usare la tastiera su schermo (che io uso per ragioni che dovreste già conoscere) per ovviare in parte a quella follia, cosicché non ho potuto fare altro che saltare la fila, passare ai successivi giochi, che non ho faticato a far "girare".

The Outer Worlds: Spacer's Choice Edition - Rilasciato nel 2019, il GDR sci-fi di Obsidian Entertainment e Private Division ha accolto (nel 2023) la sua edizione completa, ricevuta sorprendente in dono. Anche se comprende tutti i DLC, alcuni la considerano meno valida dell'originale in vari aspetti (forse per questo?). Non avendo testato la versione iniziale, non posso fare paragoni; tuttavia, i due DLC mi hanno impegnato profondamente, forse più del racconto principale, e ho trovato il gioco nel suo insieme piacevole, malgrado le imperfezioni tecniche che sarebbero dovute essere corrette. The Outer Worlds è un GDR conciso ma ambizioso, un RPG sfumato che offre ampia libertà di scelta, all'interno di un universo fresco e affascinante. Il suo essere un gioco a "budget medio" ne limita la perfezione, sia nei contenuti che nella finitura tecnica, e benché unisca elementi di Fallout e Mass Effect senza stravolgimenti, e nonostante alcune lacune grafiche e tecniche, vale la pena giocarlo. L'arte e una colonna sonora superba compensano questi difetti, rendendolo un classico RPG da esplorare con calma. Inizialmente può apparire lento e poco originale, ma avanzando si crea un legame con l'ambientazione, la caratterizzazione e le innovazioni che tentano di elevare il gameplay rispetto ad altri giochi. In conclusione, The Outer Worlds è un gioco gratificante e leale, che mi ha coinvolto per un trentina di ore tra missioni principali e secondarie. Mi ha intrattenuto parecchio e lo suggerisco agli appassionati del genere. Voto: 7,5

Earthlock: Festival of Magic - Dopo l'esperienza (felice ma faticosa) con Cris Tales, ho tentato un altro JRPG, Earthlock, che purtroppo non ha soddisfatto le aspettative. Nonostante alcuni aspetti positivi, il gioco è afflitto da problemi tecnici che ne limitano il godimento. Il sistema di combattimento di Earthlock: Festival of Magic è interessante, ma il gioco non costruisce un mondo abbastanza coinvolgente per meritare elogi. La narrazione, incentrata sul prevenire l'apocalisse, non brilla e l'interfaccia del gioco è poco attraente e funzionale. Anche se gli scontri sono divertenti, la mancanza di un elemento unificante rende i combattimenti poco più che un'aggiunta, incapaci di sostenere il gioco di Snowcastle Games. La parte tecnica, nonostante una direzione artistica accettabile, non riesce a distinguersi. Inoltre, rallentamenti inspiegabili peggiorano ulteriormente l'esperienza. In definitiva, Earthlock è un passabile JRPG che non raggiunge l'eccellenza. Un'opportunità parzialmente mancata. Voto: 5,5

giovedì 31 ottobre 2024

Videogiochi del mese di Ottobre 2024: Genesis Noir & Endling

Post pubblicato su Pietro Saba World il 31/10/2024 Qui - Seconda parte dello "speciale" Prime Gaming di quest'anno (la prima lo scorso mese), e a dire "addio" a "sogni di gloria" sono stati due giochi che, nonostante avessero (al contrario dei precedenti tre) la localizzazione in italiano (peraltro nemmeno così tanto necessario visto il genere non narrativo dei suddetti giochi), colpa di problemi di visuale e controlli ho dovuto ugualmente scartare. Faraway: Jungle Escape (adventure escape game), che purtroppo non consentiva l'utilizzo della tastiera su schermo per i comandi tra l'altro non rimappabili, e Scarf (adventure game mixing puzzles and 3D platforms), che nonostante la rimappatura possibile, suddetti controlli davvero legnosi, senza dimenticare la visuale non propriamente perfetta. Per il resto pochi giochi personalmente interessanti come i due di oggi.

Genesis Noir - È un gioco affascinante, ma manca di divertimento. Presenta un titolo insolito, sicuramente non per tutti, distintivo nel suo modo di comunicare e nel contenuto che trasmette. Inizia promettentemente con un'atmosfera da investigazione e una colonna sonora jazz molto adatta, oltre a uno stile grafico distintivo e ben realizzato. Tuttavia, il gameplay risulta monotono, limitandosi a seguire gli eventi con minima interazione. Il gioco, che intreccia amore e scienza in un triangolo amoroso culminante nell'esplosione del Big Bang, sarebbe stato migliore se fosse stato più breve di due ore. La conclusione è tediosa e poco coinvolgente. Il collegamento tra la "storia" e il "viaggio cosmico-temporale" è piuttosto astratto, sebbene in parte intuibile. In definitiva, non è male, ma è eccessivamente onirico e surreale per essere veramente appassionante. Nonostante evidenti difetti tecnici, rimane un gioco da provare per la sua qualità e originalità. Voto: 6+

Endling: Extinction is Forever - "Endling" è un'avventura survival che trasmette un potente messaggio ambientalista. Anche senza parole, il gioco comunica e insegna molto. Presenta una dualità: è un videogioco impegnativo, che supera la sua grafica affascinante e i teneri cuccioli di volpe, e un messaggio interattivo. Nonostante la necessità di migliorare alcuni aspetti del gameplay, come la ripetitività e la stanchezza dopo cinque ore di gioco, oltre a ostacoli che causano frustrazione piuttosto che stimolare l'ingegno, questi elementi contribuiscono all'esperienza complessiva. La routine quotidiana, i pericoli costanti e la paura di esplorare troppo lontano per non fare ritorno tardi alla tana, fanno di "Endling" un'esperienza commovente. Il giocatore si cala nei panni di una madre volpe che lotta per la sopravvivenza in un mondo reso inospitale dall'azione umana, con acque inquinate e foreste devastate. È un mondo dove gli esseri umani hanno sacrificato il futuro per un presente egoistico. Pur con una certa ripetitività, "Endling" è un tesoro da scoprire, possibilmente con un pacchetto di fazzoletti a portata di mano. Merita di essere vissuto appieno. Voto: 7

lunedì 30 settembre 2024

Videogiochi del mese di Settembre 2024: NAIRI & Q.U.B.E.

Post pubblicato su Pietro Saba World il 30/09/2024 Qui - Questo mese avrebbero dovuto essere presenti tutti e quattro i giochi degli ultimi due mesi, che fanno parte della mia libreria di Prime Gaming. Tuttavia, ho dovuto suddividere il tutto in due parti. Anche la lista dei giochi esclusi è stata divisa in due; perciò, oggi menziono solo tre videogiochi che ho scartato perché privi di localizzazione in italiano. Requisito utile e necessario per giocare a The Forgotten City (avventura narrativa con loop temporali), Dexter Stardust: Adventures in Outer Space (avventura classica point-and-click) e Orten was the Case (gioco d'avventura detective/puzzle).

NAIRI: Tower of Shirin - Un'avventura point-and-click che mescola puzzle divertenti e complessi con una narrazione affascinante, resa unica dai suoi personaggi carismatici. La grafica disegnata a mano e gli scenari dettagliati, insieme a una colonna sonora coinvolgente, arricchiscono l'esperienza di gioco. L'anticipazione per il seguito di Nairi è tangibile, anche se sarebbe stato utile sapere in anticipo che la storia avrebbe richiesto una continuazione, attualmente solo accennata. Il gameplay si evolve da semplice a notevolmente intricato, aumentando la complessità e offrendo una sfida anche ai giocatori esperti. Il principale limite è la breve durata. In conclusione, è un gioco che strega, trasportando in un mondo onirico e profondo, dipinto con la delicatezza dell'acquerello. Non è rivoluzionario, ma è sicuramente coinvolgente. Voto: 6,5

Q.U.B.E: Director's Cut - Q.U.B.E., pur essendo un discendente di Portal, offre enigmi intriganti che crescono in complessità senza essere eccessivamente difficili, ambientati in una trama e un contesto semplici ma gradevoli. Nonostante problemi di mira e l'assenza di sottotitoli, il gioco mantiene un'elevata qualità. Q.U.B.E: Director's Cut, divertente ma talvolta frustrante, si completa in meno di 10 ore. Non raggiunge i livelli dei titoli Valve, ma è ben fatto, gratificante e spinge a proseguire attraverso i capitoli. Il DLC aggiunge sfide di velocità e stanze segrete, mentre i dialoghi in inglese senza sottotitoli migliorano la narrazione visiva, rendendo il gioco più immersivo. In conclusione, è un'avventura breve ma avvincente, ideale per gli appassionati di puzzle-game, con enigmi di qualità e un gameplay soddisfacente. Voto: 6,5

venerdì 5 luglio 2024

Marvel's Guardians of the Galaxy

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 05/07/2024 Qui - I Guardiani della Galassia hanno sorpreso piacevolmente sia al cinema che nella loro versione videoludica. La loro chimica esilarante, divertente e irriverente è stata fedelmente riprodotta nel gioco, mantenendo l'atmosfera dei film di James Gunn. I dialoghi e le interazioni tra i membri dell'equipaggio della Milano sono un punto di forza del gioco, con personalità e battute variegate che garantiscono divertimento. La trama, seppur semplice, è coinvolgente e vede svilupparsi la coesione del gruppo insieme alle abilità dei personaggi. Il gameplay di Marvel's Guardians of the Galaxy, incentrato sulla collaborazione nei combattimenti, permette di dirigere le mosse del team tramite un menù rapido, sebbene un po' complesso. Gli scenari vari tra pianeti e astronavi sono ben realizzati, con percorsi definiti e deviazioni per collezionabili che arricchiscono la narrazione. La storia, non troppo complessa, emoziona e intrattiene, supportata da una colonna sonora fedele agli anni '80. Marvel's Guardians of the Galaxy è un action-adventure con elementi RPG e shooter, un'avventura di azione e amicizia narrata con maestria, che sottolinea il fascino dei Guardiani della Galassia. Il gioco brilla per il suo dettaglio, con un gameplay vivace e fluido che diventa appena ripetitivo verso la fine. La trama, distinta dai film, esplora profondamente ogni eroe spaziale, con dialoghi eccellenti che catturano l'attenzione. Le relazioni tra i personaggi, come Rocket e Groot o Peter Quill e Gamora, sono intensamente ritratte. L'opera è completa, sia nei contenuti che nella durata ottimale, offrendo un'avventura intensa senza richiedere troppo tempo. Invita a giocare più volte per esplorare le varie trame e trovare tutti i collezionabili. È un gioco semplice ma ben realizzato, che segue gli standard delle produzioni moderne senza perdere in coinvolgimento e divertimento. Nonostante qualche bug minore, è un'esperienza complessivamente piacevole e raccomandabile, specialmente ai fan dei Guardiani della Galassia, ma anche a chi cerca ore di puro divertimento. Voto: 8

The Night of the Rabbit

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 05/07/2024 Qui - Un coniglio bianco, creature mascherate e un bosco abitato da scoiattoli, rane e topolini parlanti popolano questa storia, insieme a Jerry, un apprendista mago che deve tornare a casa per la cena, ma solo dopo aver salvato il mondo. Si tratta di un'avventura grafica in stile punta e clicca, con una lunga durata, un mondo di gioco affascinante e enigmi intriganti, sebbene a volte siano un po' troppo complessi e astrusi (chi sostiene di non aver mai imprecato cliccando a caso per risolvere un enigma sta sicuramente mentendo). La vera perla di questa avventura è però la storia narrata: Jeremiah è un personaggio memorabile, al quale è impossibile non prendere affetto, e insieme a lui ci si ritrova a credere nella magia e a vivere un'avventura emozionante e nostalgica. Nonostante alcuni difetti, il gioco mi ha colpito positivamente. La trama è coinvolgente, i personaggi e le ambientazioni sono ben realizzati, e gli enigmi sono generalmente di mio gradimento. Tuttavia, a volte ho dovuto consultare la soluzione perché mancava chiarezza sulle azioni da compiere, lasciando il giocatore un po' allo sbaraglio, con molti oggetti inutili nell'inventario che si trascinano per tutta l'avventura. La complessità data dai numerosi personaggi e luoghi ha reso il gioco a tratti piuttosto complicato. È un peccato, perché con meno complicatezza sarebbe stato più apprezzabile. Ciononostante, Daedelic Entertainment (la stessa di Deponia e di Ken Follett's The Pillars of the Earth) raggiunge ancora l'obiettivo con un prodotto di alta qualità e artisticamente notevole. Raccomando questo gioco soprattutto agli appassionati di enigmi, nonostante possa risultare a volte frustrante; a me è piaciuto e penso che difficilmente deluderà. Voto: 6,5

Saints Row IV

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 05/07/2024 Qui - "Re-Elected" è un titolo discreto, ma soffre del confronto con il suo predecessore The Third, senza introdurre novità significative alla formula, esclusa una gestione dei poteri poco coinvolgente. Questo capitolo rappresenta un passo indietro: pur restando divertente, risulta a tratti troppo casuale e poco coerente nella trama. La sua natura Cross-Gen (termine per i giochi riproducibili su console diverse dello stesso produttore) lo penalizza tecnicamente rispetto ai titoli di punta del settore, facendolo apparire obsoleto sia graficamente che nel gameplay. Rimane fedele allo spirito di Saints Row, proseguendo la narrazione dal capitolo precedente e alzando l'asticella dell'eccesso, forse anche troppo. La svolta alien-war non mi ha particolarmente colpito, nonostante alcune gag e citazioni mantengano alto il livello. Per i nuovi giocatori può essere un interessante punto di partenza, mentre per i veterani si tratta di un "more of the same" gradevole ma non eccezionale. Il punto di forza è la creatività e la varietà delle sezioni di gameplay, sebbene non siano di eccellenza. Dopo circa venti ore di gioco, ho dovuto attivare i trucchi per gestire l'eccessiva quantità di nemici e il caos generale. In definitiva, un passatempo divertente per un certo periodo, ma niente di più. Voto: 6

Deliver Us Mars

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 05/07/2024 Qui - Un'avventura che trasporta il giocatore nello spazio in un contesto più scientifico che di fantascienza, ricordando film come Interstellar. La narrazione è coinvolgente con alcuni momenti di spicco, nonostante alcuni difetti, specialmente nel finale, che ne compromettono la qualità. Il gameplay si concentra sull'esplorazione e la soluzione di enigmi ambientali, ben realizzati ma con poca varietà, e l'esplorazione presenta parti noiose, come la scalata. Un livello tecnico non ottimale e bug fastidiosi influenzano negativamente la qualità complessiva. Nonostante ciò, Deliver Us Mars rimane un titolo ideale per gli appassionati di fantascienza. Imperfetto ma stiloso, offre un'esperienza cinematografica con un messaggio forte e controverso su temi sensibili dell'ultimo decennio. La trama, sebbene familiare, sorprende in diverse occasioni. Il gioco cattura per l'atmosfera, la storia e la descrizione realistica delle emozioni dei personaggi. Con musiche coinvolgenti e una grafica adeguata, l'unica pecca significativa è l'espressione pietrificata dei personaggi, esclusa in parte la protagonista. Il finale della trama sembra affrettato, ma l'attesa per il terzo capitolo è alta, anche se sarebbe meglio recuperare prima il primo capitolo, che non ho ancora giocato. Voto: 7+