lunedì 11 dicembre 2023

Letture 2023

Post pubblicato su Pietro Saba World il 11/12/2023 Qui - Avrei dovuto (e finalmente dato che già l'anno scorso non c'ero riuscito) quest'anno concludere la collezione oro di Repubblica (contenente 65 volumi), ma tra recensioni, giochi, film e serie, tempo per leggere tutto non ho avuto, ed anche questa volta non l'ho conclusa. Sono circa a metà, l'altra metà leggerò nel 2024, quando conto seriamente di finirla. E tuttavia c'è stato tempo per leggere anche qualcos'altro oltre agli immancabili numeri di Topolino, tra fumetti, libri, audiolibri e manga. Me ne mancavano due della collana Le più belle storie Disney della Giunti Edizioni, e le ho lette entrambi. Prima quelle sull'Antica Roma, nove storie (tutte prese da Topolino tranne una presa da Mega) dal 1980 al 2003, nessuna già precedentemente letta, un affascinante e divertente viaggio nell'antica Roma e dintorni in compagnia di Paperinus e tutti gli altri. E dopo quelle sul Rinascimento, dieci storie (6 da Topolino, 2 da Paperino Mese, 1 da Mega e da Minni & company) dal 1986 al 2011, letta solo una, avendola già incontrata precedentemente nel numero 2566 di Topolino, da Leonardo da Vinci alla Guerra delle due Rose, un Rinascimento tutto da ridere. In seguito ho letto due numeri (praticamente "anni") della collana Topolino Story, di cui già scritto del 1949, del 1955 e del 1957 (il post delle letture 2022 lo trovate Qui). Prima l'anno 1950, un numero contenente 8 storie tra avventure storiche (come quella sui vichinghi), grandi personaggi (come Fratel Coniglietto), grandi autori (Bill Wright) e grandi classici (come la seconda parte de L'inferno di Topolino), ma anche storie dal cinema e dalla letteratura al fumetto (in compagnia di Buci e Il Lupo Mannaro). Non mancano come di consueto tutte le copertine di quell'anno e la presentazione/genesi di un personaggio specifico, in questo caso Paperino. A corollario di tutto, come sempre, la rubrica "Come eravamo", il 1950 se in ambito Disney è ricordato per essere stato l'anno di Cenerentola, è anche ricordato per il calcio divenuto (dopo la seconda guerra) nuovamente "mondiale", per il ritorno della pubblicità (il consumismo dilaga sempre più), per il piacere ritrovato della lettura (ormai un hobby) e per i fumetti a tema guerra fredda (il clima arroventato colpisce tutti).
Infine l'anno 1951, un numero contenente solo 4 ma intense storie tra grandi classici (ecco Topolino in Gran Tassonia), grandi personaggi (scopriamo Nonna Papera) e grandi autori (Carl Barks), ma anche una storia dall'attualità al fumetto (in compagnia di Topolino). Ci sono poi ovviamente tutte le copertine, il personaggio è invece Pippo, e poi come di consueto l'agenda storica, culturale e sociale dell'anno in questione. Se infatti il 1951 in ambito Disney è ricordato per essere stato l'anno di Alice nel Paese delle Meraviglie, è ricordato inoltre per la "nascita" della radio come organo d'informazione ma non solo, per la "nascita" dei primi giochi a premi, per la moda Made in Italy (l'alba di una nuova era) e per la "nascita" dei giochi fai da te, perché si sa, chi fa da sé, gioca per tre. Passiamo ora al capitolo libri, anzi, audiolibri (ma ci torneremo comunque dopo nell'ambito libresco), giacché non avendo voluto leggere per intero 1984 di George Orwell, di cui accennai lo scorso anno, ho deciso, nonostante fosse la prima volta, di provare ad "ascoltare" il suddetto libro, e così ho fatto (se volete farlo anche voi l'audiolibro, fonte Youtube, trovate a questo indirizzo). Che dire? E' stata un'esperienza decisamente interessante, ma che difficilmente ripeterò, poiché non facile è concentrarsi con il fare più cose insieme, se devo stare "fermo" solo ad ascoltare preferisco vedermi un film. Non ha aiutato probabilmente in questa nuova esperienza la durata del suddetto audiolibro (ben più di 10 ore), ma niente contro il romanzo, anzi, perché seppur abbastanza pesante, ho apprezzato. Rendendomi davvero conto che la trasposizione cinematografica è molto fedele, che nonostante tutto, è un romanzo potente, praticamente un capolavoro.
Termine che molti usano per riassumere (e adesso piccola incursione tra i manga) anche per un'opera del calibro di Devilman, una delle più famose del maestro Go Nagai, e non a caso direi, perché dopo averlo letto per intero (su questo sito), non posso che ribadire l'uso di quel termine, per sintetizzare un'opera complessa, che nonostante l'amaro epilogo, riesce a rendersi immortale. Ma a proposito di letture gratuite, come quest'ultima insomma, sapete che se l'occasione si presenta non rinuncio mai a qualcosa in regalo, è il caso infatti del libro Operazione Grand Hotel (Piccolo Atlante del Mistero), che la scrittrice mia e nostra amica blogger Marika Paracchini (curatrice del blog Redrumia) ha messo ha disposizione gratuitamente in formato digitale nei primi giorni di novembre, e che ho subito "acquistato" (se volete potete ancora, con Kindle, le opzioni tutte Qui). Un volumetto/libricino davvero carino, una storia di fantasmi simpatica ed originale, con un messaggio ecologista, culturale e umano da non sottovalutare, tra influenze (almeno io ho visto questo) Lovecraftiane (nell'esposizione ambientale), videoludiche (il gioco del diario) e cinematografiche (di case infestate è pieno). Sta di fatto che mi è piaciuto, ma non al pari di un libro divenuto per molti opera di culto, la stessa Marika si chiedeva se a 30 anni si può ancora leggere Harry Potter, ebbene io alla veneranda età di 38 primavere l'ho letto per la prima volta, leggere Harry Potter e la pietra filosofale della miliardaria scrittrice J. K. Rowling, un fantasy davvero molto bello (resosi tempo fa disponibile su Prime Reading, e comodamente "preso in prestito"). Naturale mentre si legge (se in ordine cronologico lo si è letto dopo) pensare all'omonimo film, uscito più di vent'anni fa, le differenze ci sono, ma con le dovute discrepanze, la magia resta. E questo è tutto quello che quest'anno sono riuscito a "recuperare", a sfogliare con grande serenità, che letture impegnative anche no, ed a proposito, chissà cosa il prossimo anno vorrò, potrò e riuscirò a leggere, ma di certo qualcosa troverò.

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