mercoledì 15 maggio 2019

Deus Ex: Human Revolution Director's Cut

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 07/10/2016 Qui - Ho giocato la Director's Cut di uno dei giochi più famosi nel genere Gdr Action, Deus Ex, tornato in auge con il quinto capitolo, uscito quest'anno. Questa volta comunque tutto è stato legalmente acquistato, tutta la saga completa (di 4 capitoli), da Steam. Anche se i primi due capitoli datati più di 10 anni fa, c'ho giocato poco e velocemente, troppo antiquati (anche se straordinari, dato che ebbero molto successo all'epoca), soprattutto nella grafica, al contrario di questo terzo, chiamato Human Revolution, graficamente eccezionale e molto più umano, sia nell'aspetto, sembrano davvero veri, sia nella narrazione. Comunque devo giocare anche al quarto prossimamente (The Fall) e spero non deluda le aspettative aumentate dopo il terzo. Un gioco che dopo i primi due capitoli, e dopo parecchi anni dal terzo, e il tempo trascorso senza novità rilevanti, ha inevitabilmente perso un po' di quell'appeal che l'aveva elevato come uno dei migliori giochi del 2011. Ma senza ombra di dubbio, Deus Ex: Human Revolution Director's Cut rappresenta il modo migliore e più completo di affrontare l'avvincente epopea di Adam Jensen, una valutazione resa evidente dai contenuti aggiuntivi, dalle limature al gameplay e dalle funzionalità quasi sempre interessanti. Deus Ex Human Revolution ed Eidos Montreal infatti non tradiscono, soprattutto i fan, il titolo è difatti in perfetta simbiosi con i primi due capitoli, e la sceneggiatura è all'altezza. Attraverso un buon protagonista e un contesto politico-sociale ben delineato e di tutto rispetto, il titolo riesce a rievocare l'atmosfera cyberpunk e di repressione che ha reso famosa la serie, anche grazie a storie parallele ed eventi vincenti. Giocabilità profondissima e che lascia spazio a diverse interpretazioni circa l'approccio all'area di gioco completano il quadro dei ragazzi di Eidos, poiché comunque si scelga tra l'atteggiamento stealth o action, il gioco riesce a supportare egregiamente il videogiocatore tramite vari espedienti, e anche chi ha intenzione di spulciare per bene ogni location avrà il suo bel da fare. Un'ottima implementazione dell'approccio sociale e il sistema di upgrade mirato poi, fanno di Adam Jensen un personaggio praticamente unico di tutto il panorama videoludico. In ogni caso mi aspettavo qualcosa in più, soprattutto dal punto di vista tecnico (comunque all'avanguardia e notevole), le location non deludono in quanto a level design e dettagli ambientali, ma una maggior cura nelle cinematics, nell'illuminazione artificiale e un mirato sfruttamento delle DirectX 11 avrebbe di gran lunga aumentato la qualità generale del titolo sotto l'aspetto puramente estetico. Conclude il quadro assolutamente positivo il comparto audio, dotato di un ottimo doppiaggio italiano e di una corposa quanto azzeccata soundtrack.
Indubbiamente un titolo consigliato a tutti, a patto che non lo giochiate fucile in mano per tutta l'avventura, non stareste giocando Deus Ex, ma un ennesimo FPS riciclato dal mercato. Qui infatti, grazie a tanto lavoro, la Eidos ha infatti deciso di lavorare duramente anche su altri elementi di Deus Ex. L'IA, ad esempio, è stata ritoccata ed è a tratti sensibilmente migliorata. I nemici sono più aggressivi, hanno una vista da falco e, quando diventano ostili, chiamano un gran numero di rinforzi. Questo rende più difficoltoso giocare come dei ninja invisibili, ma è parzialmente controbilanciato dalla rigenerazione automatica di ben due batterie alla volta (solo alla massima difficoltà si torna a una singola batteria rigenerante), che con il potenziarsi delle abilità del protagonista facilita non poco le missioni. Non cambia invece la filosofia seguita, cioè quella della 'libertà totale', e che tutte le missioni possono venir approcciate in numerosi modi. Il protagonista è un super soldato, e può pertanto sfruttare il cover system del gioco per fare una strage con varie armi da fuoco, ma è anche un agente addestrato e un esperto di sicurezza con notevoli potenziamenti robotici, quindi non avrà problemi a muoversi tra i cunicoli come un fantasma, o a violare i sistemi di elettronici di una base nemica per ottenere ciò che desidera. Come arrivare ai numerosi obiettivi indicati nella campagna spetta solo alle vostre preferenze, e le mappe sono strutturate in modo spesso molto intelligente per assicurare più soluzioni. Comunque in questa Director's Cut Edition, gli sviluppatori di Eidos, hanno rimodellato le mappe in modo che gli scontri, anche con 'nuovi' boss battle, si svolgano in modo più 'facile', in modo da permettere ai giocatori di concluderli anche senza sparare un colpo, magari sfruttando droni di sicurezza da riprogrammare o bombole velenose sparse per l'ambientazione. Non ho parlato della trama, dove si vestono i panni di Adam Jensen, ex SWAT trasformato in un potente cyborg dopo essere sopravvissuto per miracolo a un attacco alle Sarif Industries, dove apparentemente anche la sua ragazza è stata uccisa. Il vostro compito sarà scoprire chi sono i mandanti dell'attacco, e svelare i tanti misteri che circondano l'industria dei potenziamenti cibernetici. Potrà sembrarvi una premessa semplice, ma è stata gestita molto bene dagli sviluppatori, ed è più interconnessa ai leggendari predecessori di quanto si possa credere. Forse è proprio per questo motivo che ha conquistato tanti vecchi fan della serie al momento della release. Insomma Deus Ex Human Revolution: Director's Cut è, senza dubbio, la versione definitiva del capolavoro di Eidos Montreal che riesce persino a nobilitarla ulteriormente aggiungendo interessanti meccaniche ad esso correlate, e velocizzando certi processi base del sistema di gioco. I singhiozzi tecnici non bastano di certo a sminuire il ritorno di uno dei migliori giochi degli ultimi anni. Davvero spettacolare, bello, adrenalinico e straordinario. Voto: 8

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