mercoledì 15 maggio 2019

Life is Strange (Ep.1)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 07/10/2016 Qui - Gratuitamente tramite Steam invece, la piattaforma ha regalato il primo episodio (di 5) di un gioco di cui avevo messo gli occhi, di cui il buon Frank R di Combinazione casuale (di tutti i 5 episodi completi però) ne aveva parlato benissimo e infatti Life is Strange è uno dei videogiochi più affascinanti del momento. Il primo capitolo di Life is StrangeChrysalis, è difatti una sorpresa straordinariamente positiva che mi fa bramare per giocare gli altri capitoli, anche se aspetterò l'offerta giusta. Perché questo gioco è veramente spettacolare. Ci sono giochi che ci fanno capire quanto il videogame sia uno straordinario strumento per raccontare delle storie. Giochi che riescono a immergerti in un mondo, a fartelo vivere e sentire, e a creare un legame speciale con i personaggi che vivono al suo interno. Life is Strange, titolo nato dalla mente dei Dontnod, è uno di questi, un gioco che conquista sin dalle sue prime immagini e che coinvolge in un crescendo emotivo lasciandoci una splendida sensazione. La vicenda si svolge in una cittadina del nord ovest degli Stati Uniti chiamata Arcadia, dove la diciannovenne Max è tornata dopo anni di assenza. La ragazza ha speso l'infanzia nella cittadina, per poi spostarsi a Seattle per alcuni anni. Il suo ritorno coincide con l'inizio di un corso di fotografia presso la scuola superiore locale, Max ha talento e passione, ma è troppo svogliata e distratta per dedicarsi alla teoria. Durante un giorno a scuola, dopo un terribile incubo in cui la città di Arcadia viene distrutta da un tornado, Max si ritrova suo malgrado testimone dell'omicidio della sua amica di infanzia, Chloe. Nel momento in cui la ragazza cade a terra colpita da una pallottola, Max si accorge di avere il dono di riavvolgere il tempo e, di conseguenza, di cambiare il futuro. In Life is Strange infatti, ogni azione ha le proprie ripercussioni sul mondo del gioco, e le scelte compiute dalla protagonista nelle fasi di dialogo e negli avvenimenti più importanti della vicenda possono stravolgerne l'esito. Piccole cose, come la rimozione di una scritta da una lavagna o un semplice atto di gentilezza o negligenza plasmano il continuum spazio temporale, dando luogo a risultati spesso imprevedibili, o addirittura sospesi e indecifrabili nell'immediato, e grazie al potere di Max vi è sempre la possibilità di riavvolgere il tempo e ritornare sui propri passi. Come nella metafora dell'effetto farfalla, un'azione apparentemente innocua può portare a grandi conseguenze, che né il giocatore né la protagonista possono comprendere. Il poter riavvolgere il tempo apre ovviamente anche a paradossi temporali, con Max che si troverà ad affrontare più problemi di quanti ne abbia risolti tornando indietro, in un caos di realtà temporali.
L'aspetto che rende Life is Strange particolarmente interessante è costituito dal costante dubbio in cui il giocatore si trova immerso, anche se abbiamo la possibilità di riavvolgere il tempo e cambiare le nostre decisioni, l'esito di queste si concretizza molto più avanti ed è impossibile per il giocatore capire anzitempo di avere compiuto la scelta giusta o sbagliata, dopo il primo capitolo infatti, la storia lascia un sacco di domande in sospeso e non ci permette di comprendere il reale peso delle scelte compiute nel corso dell'avventura. Tutto questo è reso possibile dalla sceneggiatura del gioco, che si è rivelata di qualità eccezionale. Il legame empatico che si stringe tra il giocatore e la protagonista ha una forza dirompente, e bastano pochi minuti per amare il mondo di Max e di chi le sta attorno. Ogni personaggio è caratterizzato in maniera eccellente, e le varie personalità emergono con veemenza dopo pochi minuti. I dialoghi sono scritti con maestria, e il mondo dei teenager americani è ritratto senza troppi filtri. Ma uno degli aspetti che più colpisce in Life is Strange è dato dalla sua capacità di mescolare con naturalezza elementi di cultura alta e popolare senza mai risultare tedioso o forzato. A tal proposito gli sviluppatori hanno infarcito i dialoghi e situazioni di cultura pop, citazioni di film e serie TV come Doctor Who, ad esempio. Tutto viene poi immerso in una colonna sonora da brivido fatta di brani indie e folk che sottolineano l'atmosfera malinconica in cui si specchia questo gioco. Lo stile grafico di Life is Strange infine è unico, il gioco è interamente texturizzato ad acquerello, e i morbili colori caldi della cittadina di Arcadia si scontrano con la durezza di alcune situazioni in cui ci ritroviamo. Comunque la release episodica ha probabilmente punito il gameplay, il suo gameplay leggero e la durata molto breve potrebbe difatti non piacere a tutti, ma l'atmosfera in cui il gioco ci immerge grazie a una sceneggiatura d'eccezione è semplicemente straordinaria. Se devo pensare a un difetto, questo riguarda un aspetto puramente tecnico, la mancata sincronizzazione dei dialoghi, tutti ben recitati, col labiale. Dialoghi poi purtroppo rigorosamente in inglese, ma fortunatamente con i sottotitoli in italiano. Life is Strange si distacca quindi particolarmente da quello che di solito chiamiamo videogioco, ma proprio per questo emerge dalla massa per una storia raccontata egregiamente, ricca di colpi di scena e capace di tenere incollato il giocatore allo schermo. Life is Strange va perciò assolutamente giocato da tutti coloro in cerca di storie accattivanti e fresche, ma anche da coloro che pretendono qualcosa di diverso dallo sparare o saltare dalla sedia. Voto: 7

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