Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 08/09/2023 Qui - Piccola premessa su questo titolo ispirato al celebre romanzo: non l'ho mai letto (ma ho visto molti adattamenti). In ogni caso questa è senza ombra di dubbio un'ottima re-interpretazione in chiave videoludica del grande classico della letteratura di Mary Shelley. The Wanderer: Frankenstein's Creature è infatti un piacere per gli occhi e per le orecchie, un sublime viaggio attraverso un mondo disegnato con dolci pennellate d'acquarello, un universo capace di mutare repentinamente per seguire la presa di coscienza della Creatura e dello stesso giocatore. Si tratta difatti di un'esperienza più sensoriale che videoludica, sebbene in qua e là ci siano dei semplicissimi enigmi e delle semplici interazioni da svolgere. L'avventura è molto breve, la si completa in una manciata di ore, ma vanta una notevole rigiocabilità, essendoci ben 5 finali e tenendo di conto che le scelte in game cambieranno radicalmente alcuni dialoghi e alcune scene. Sebbene il racconto sia piuttosto rapido nello svolgersi, è molto potente e trasmette benissimo ciò che gli sviluppatori (e l'autrice originale del romanzo) vogliono trasmettere. A rendere così d'impatto certe tematiche ci pensano il design e il comparto audio di cui sopra. Peccato solo che la contemplazione di questo dipinto tratteggiato da La Belle Games venga purtroppo interrotta di frequente a causa di controlli tanto semplici quanto inspiegabilmente macchinosi, che interrompono sovente il fluire della storia. Ma, a parte anche alcuni bug e il ritmo a volte piuttosto lento e compassato (anche se trattandosi di un "viaggio introspettivo" penso sia giusto così), parliamo di un gioco davvero notevole, un gioco per tutti ma non adatto a tutti, che però non si può che consigliare. Voto: 6,5
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