Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 08/09/2023 Qui - Idee già viste, ma ben rielaborate. The Crow's Eye è infatti un horror game ispirato a Bioshock sotto molti punti ma che ricorda allo stesso tempo Portal per la sua follia. Ma difatti, dopo qualche ora di gioco, si allontana dal tentativo di imitare i suoi predecessori, e si muove da vero puzzle game (story driven), fino a garantire un esperienza di gioco efficace e competitiva. Un puzzle game in prima persona ricco di suspense con qualche Jumpscare di tanto in tanto per tenere il giocatore in tensione per tutta la sua durata. Lo scopo principale è quello di investigare all'interno della struttura per scoprire la verità sulla scomparsa di alcuni studenti di una Università abbandonata e decaduta, risolvendo enigmi di tanto in tanto che richiedono l'uso di abilità e meccanismi particolari per sbloccare le serrature. I puzzle variano dall'utilizzo di cubi manipolati tramite una sorta di elettromagnete al teletrasporto sulle varie piattaforme. La quantità degli enigmi è cosi elevata da rendere il titolo generosamente longevo, nonostante la maggior parte di essi siano intuitivi e rapidi da completare. L'interfaccia di gioco ricorda per certi aspetti Bioshock, dagli slot per oggetti e medikit allo stile vintage che richiama il capolavoro targato 2K. Peccato solo per l'aspetto tecnico del gameplay, che presenta non pochi difetti e costituisce una nota dolente che si fa sentire spesso (un plauso invece va all'atmosfera e alla ambientazione, davvero ben fatte, ben riprodotte e riadattate). Nonostante ciò non si può di certo dire che l'opera di 3D2 Entertainment sia un buco nell'acqua ma, al contrario, ci pone di fronte ad un titolo di qualità, un titolo fatto con passione (solo peccati di gioventù e inesperienza da parte del team). Non perfetto e non proprio memorabile, ma ben riuscito. Voto: 6+
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