Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 15/04/2022 Qui - Un esperimento molto particolare, una specie di docu-game, se così si
può chiamare, dove la materia ludica è usata come pretesto per la
sensibilizzazione su un determinato argomento, nel caso specifico,
l'argomento che sta a cuore è la diffusione della cultura Iñupiat e del
suo folklore tramite anche la collaborazione con nativi delle tribù
locali, obbiettivo che per un titolo indie a evidentemente basso budget è
piuttosto ambizioso. Ebbene, l'esperimento si può dire riuscito a metà:
vestiremo i panni di Nuna e di una volpe artica in quello che è a tutti
gli effetti un platform 2D piuttosto banale, il cui fascino risiede
tutto nell'ambientazione decisamente inusuale e negli approfondimenti,
veri e propri pezzi di un documentario che vanno a toccare i punti più
disparati, che si sbloccano raccogliendo collezionabili lungo il
cammino. Sebbene non si registrino mai picchi di gameplay
particolarmente freschi o interessanti, né momenti ostici (il titolo si
completa in scioltezza in circa 4 ore), Never Alone si lascia giocare
dall'inizio alla fine in virtù del proprio carisma. Nulla che faccia
gridare al miracolo, insomma, ma rimane un titolo interessante grazie
alla sua atmosfera molto delicata e all'arricchimento culturale che
comporta giocarlo. Voto: 6+
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