Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 18/03/2022 Qui - Dopo aver vinto nel 2016 il Game Making Award dei BAFTA con un
prototipo, Daniel Smith (grazie alla collaborazione con Ripstone Games)
ha sviluppato in due anni The Spectrum Retreat, l'evoluzione di quel
progetto. Il titolo è un puzzle game basato su un concept che non si
distacca da quello già visto in grandi classici del genere come Portal,
ma che aggiunge comunque novità interessanti ed una trama che fa del
mistero la sua colonna portante. Esplorare i vari piani del Penrose
Hotel (che tanto ricorda uno degli
hotel più famosi del cinema, l'Overlook del cult movie Shining),
accessibili progressivamente completando una serie di rompicapi basati
sui colori, è un qualcosa di alquanto inquietante a farsi (peraltro è
gestito da androidi non esattamente rassicuranti). Anche se a livello
empatico la trama non riesce a segnare il giocatore, è proprio la
modalità con cui ci si approccia che rende il titolo forte e
carismatico. Ma soprattutto, i puzzle con codice colore sono progettati
in modo intelligente. The Spectrum Retreat (che offre un livello di
sfida crescente con il proseguo del gioco) è in questo senso un
rompicapo molto interessante, che riesce a farci proseguire la nostra
avventura alla ricerca della verità grazie a degli ottimi stratagemmi
narrativi. Un mix ben riuscito tra storia, ambientazione e puzzle non
troppo complessi ma allo stesso tempo interessanti e intuitivi.
Graficamente il gioco è lodevole anche se molto artigianale. A livello tecnico non è ineccepibile,
avrebbe certamente beneficiato di una maggiore attenzione, ma poiché
sviluppato da un piccolo team, ci sta. La longevità non è stellare (6
ore), e per quanto il ritmo generale ne
tragga giovamento, qualche puzzle in più (oltre a maggiore varietà) non
avrebbe di certo guastato. A conti fatti una piacevole sorpresa. Non
eccelle mai certo, ma fa tutto quello che deve in maniera convincente.
Non ci troviamo infatti di fronte ad un gioiello, ma è un titolo che
deve essere giocato, dagli amanti degli enigmi, delle
avventure
vecchia maniera e da chi adora le atmosfere alla Wayward Pines. Voto: 7+
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