Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 05/06/2021 Qui - Un avvincente thriller soprannaturale, che vuole raccontare, non spaventare, intrigare anziché meravigliare, questo è Murdered: Soul Suspect, sviluppato da Airtight Games e pubblicato da Square Enix, anche per PC. Un videogioco (in stile azione-avventura con meccaniche stealth) che parte da una premessa inattesa e originale, la morte del suo protagonista, per poi sviluppare in modo interessante la personalità e i poteri ormai spettrali di quest'ultimo mettendoli al servizio di un gioco investigativo abilmente congeniato (tecnicamente poi, non proprio eccelso ma fatto bene). Imprigionato in una sorta di purgatorio infatti, chiamato regno della Penombra, il protagonista (il giocatore) dovrà affinare i suoi (nostri) nuovi poteri da spettro e combinarli con le sue (nostre) innate abilità investigative per svelare la scioccante connessione tra la tua (nostra) morte ed una serie di terrificanti omicidi che stanno terrorizzando la tranquilla cittadina di Salem. Su questa base il gioco si divide sostanzialmente in due modi di operare che si alternano dall'inizio alla fine dell'avventura: il primo, consiste nel raggiungimento del luogo di interesse e della scena del crimine, il secondo, invece, prevede la risoluzione dei misteri attraverso un'elementare ricostruzione degli eventi, utilizzando al meglio gli indizi scovati all'interno delle area. Uno dei punti chiave e quello di maggior forza, di Murdered: Soul Suspect è una storia che cattura e tiene incollati fino al suo sorprendente finale. Trovandoci così di fronte ad un titolo che abbraccia una certa filosofia di sviluppo, che ha come centro il suo grande sbilanciamento verso la narrazione a discapito di un gameplay accattivante. Quest'ultimo infatti, abbastanza semplicistico, bisogna semplicemente esplorare il luogo del crimine e scovare i visibilissimi indizi, ma ci si può sorvolare sopra, la componente narrativa ed emozionale diventa, è, il vero cuore del videogames, in aggiunta alle affascinanti e lugubre atmosfere di una Salem incredibilmente vivi (in aggiunta alla divertente funzione, quando richiesto, di possedere, ed essere così, un gatto, ovviamente nero). Un videogames quindi più che discreto, addirittura ottimo se non fosse per due grosse pecche. Prima pecca l'impossibilità di configurare i tasti a proprio piacimento, forzandomi ad effettuare giochi di prestigio con la tastiera, seconda pecca l'uso di combo (a tre pulsanti) per riuscire ad uccidere i demoni (che, visto il plot, per forza di cose ci sono) che solo con un aiuto esterno ho potuto eliminare. Avrei preferito più demoni, ma più facili da abbattere, che pochi ma difficili da sconfiggere. Tuttavia, e nonostante ciò, resta un prodotto apprezzabile, sempre appetibile agli amanti dei thriller e delle atmosfere noir, col suo ottimo plot, alcuni bei colpi di scena e quell'elemento paranormale che rende tutto più interessante. Non un titolo perfetto, ma che può riservare delle soddisfazioni agli amanti delle storie intriganti (come me), soprattutto se si è propensi a sorvolare sulle mancanze del gameplay, e non solo. Voto: 7+
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