martedì 6 aprile 2021

The Witcher 3: Wild Hunt

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 06/04/2021 Qui - Lo strigo (o Witcher) più famoso del mondo torna con il terzo capitolo della sua epopea nata in versione cartacea dalla penna di Andrzej Sapkowski e poi evolutasi in fenomeno videoludico sin dal primo, acclamato, The Witcher. Geralt è uno di casa (le "sue" donzelle anche), e sapere che questo è l'ultimo appuntamento con uno dei più riusciti paladini videoludici e letterari degli ultimi anni non può che riempire di tristezza il mio cuore. The Witcher 3 è comunque la degna conclusione delle sue fantastiche avventure. La trama si concentra sull'aspetto più umano di Geralt, manca dell'epicità del secondo capitolo, ma è comunque appassionante, immerge il giocatore in una ricerca di cui è protagonista, in un mondo vastissimo e soggetto al cambiamento. Le novità introdotte sono tutte valide, a partire dal sistema di combattimento, meno legnoso rispetto al passato, più dinamico ma comunque impegnativo. Dalla prima all'ultima, le quest stregano il giocatore aiutate anche da una colonna sonora d'eccezione, che supporta perfettamente ogni inquadratura o cambio di scena. The Witcher 3: Wild Hunt è semplicemente magnifico. Un gdr fantasy open world con un mondo enorme e bellissimo.  Un gioco che è esattamente come lo si aspettava, appagante, immenso e divertente dall'inizio alla fine. La terza e (forse) ultima avventura del "nostro" strigo preferito è in assoluto una tra le esperienze ruolistiche più esaustive degli ultimi tempi ed ogni appassionato del genere dovrebbe senza alcun dubbio procurarsi (se non l'avete già fatto, e scommetto che molti l'hanno fatto) una copia del gioco da spolpare su PC (come me) o sulla propria console. I ragazzi di CD Projekt RED hanno insomma regalato al mondo un'opera colossale, dallo scheletro assolutamente magistrale e capace di divertire e intrattenere su molti fronti. Non priva di difetti certo, ma comunque importantissima all'interno del genere di riferimento e non solo. Perché appunto, anche se The Witcher 3 è un gioco che possiede numerosi grandi pregi nonché numerosi difetti, difetti che sommati tutti assieme tengono purtroppo il titolo lontano dalla definizione di capolavoro che avrebbe potuto tranquillamente ambire (qualche difettuccio dell'IA e dei vari bug), resta comunque uno dei migliori giochi di ruolo action di questa generazione, senza se e senza ma. Dunque, se si è alla ricerca di un RPG longevo, maturo e profondo (è un gioco che rischia di portarvi via anche 100 ore come niente se dovesse rapirvi per la sua storia!) a The Witcher 3 non si può sfuggire. Voto: 8

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