venerdì 9 ottobre 2020

Lara Croft and the Temple of Osiris

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 09/10/2020 Qui - Dopo la soddisfacente prima esperienza con la saga videoludica di Lara Croft, avvenuta mesi fa con il discreto reboot del 2013 (qui), ecco la seconda, con l'altro titolo che Steam gratuitamente donò e che io riscattai. E il titolo è praticamente l'erede e sequel di Lara Croft and the Guardian of Light, lo spin-off dedicato alla bella eroina uscito nel 2010 (quattro anni prima rispetto a questo), che ci porta all'interno di un'avventura (action) ricca di enigmi e puzzle da risolvere, caratterizzato da una visuale isometrica e dal gioco in cooperativa (di un massimo di quattro giocatori, quattro come i personaggi, in questa avventura Lara si ritrova infatti insieme all'archeologo rivale, Carter Bell, e alle antiche divinità Horus e Isis). E proprio da queste due caratterizzazioni partiamo, dicendo però che se il gioco in cooperativa non è un problema, ogni giocatore può decidere (la scelta nel mio caso obbligata non avendo occasione di chiamare a rapporto nessun altro giocatore) di guidare Lara alla termine di questa avventura anche in solitario (un aiuto sarebbe stato tuttavia utile nella battaglia finale), una delle qualità migliori di Lara Croft and the Temple of Osiris è infatti il suo trasformismo (in base al numero di giocatori si differenzia difatti nel gioco), il problema c'è soprattutto nella sua visuale. Il sistema di controllo per esempio, su PC è quasi impossibile giocare con tastiera a meno di essere i figliastri del Doctor Octopus e, anche utilizzando il mouse, la situazione non migliora di molto a causa di una telecamera scomoda che costringe i giocatori a gestire al millimetro gli spazi e a rimanere sempre appiccicati come delle ventose. Ma la generale scomodità nel giocare Lara Croft and the Temple of Osiris è solo uno dei problemi, da menzionare c'è pure la scarsa varietà degli enigmi che, dopo le prime tre o quattro tipologie, mischiano solamente le carte in tavola senza inserire qualcosa di veramente innovativo, rendendo buona parte della seconda metà dell'avventura noiosa. Un'avventura di cui setting è naturalmente l'Egitto, con tutto ciò che ne consegue in termini di mitologia, divinità, tombe e tesori.
La trama non è particolarmente ispirata, ma fornisce comunque un buon pretesto per introdurci alle fasi di gioco vere e proprie, che poggiano appunto su esplorazioni di tombe ancestrali, su enigmi ambientali e combattimenti contro nemici incavolati. L'obbiettivo è recuperare frammenti e vasi canopi di Osiride per poter sconfiggere Seth. L'impresa non è improba e neanche lunga, completare la storia di Lara Croft and the Temple of Osiris richiede circa cinque ore, che incrementano se decidiamo di completare ogni sfida, raccogliere tutti i collezionabili e completare speciali challenge tombs. Anche portando a termine tutte queste attività sarà comunque difficile superare le dieci ore di gioco. In ogni caso, e nonostante i difetti, godibile è questo gioco, dopotutto le fasi shooting che separano un enigma o una fase platform dall'altra fanno il loro sporco lavoro, anche se si ritagliano solo un angoletto secondario rispetto all'impostazione pendente più sul versante rompicapo. La godibilità è data non tanto dalla varietà dei nemici e del modo in cui ammazzarli, piuttosto bassine entrambe, quanto al numero decisamente generoso di armi. La spettacolarità delle armi esplosive, unita a quella di alcune boss fight, come quella in cui si combatte su un'enorme palla di sterco, rialzano un pochettino le sorti di Lara Croft and the Temple of Osiris, che tecnicamente comunque si difende bene, il dettaglio è complessivamente buono e il design delle tombe è valido e moderatamente vario. La qualità delle voci italiane non è eccellente e in alcuni casi neanche lontana dall'inadeguato, globalmente, però, il livello è discreto, come quello delle musiche, le quali non fanno impazzire rimanendo comunque valide per movimentare alcune sequenze. Sicuramente la vera quinta essenza del titolo di Crystal Dynamics è la modalità cooperativa a quattro giocatori, tuttavia l'avventura riesce a donare un buona esperienza di gioco anche in single player. Lara Croft e il Tempio di Osiride è un buon titolo insomma, la sufficienza raggiunge, un titolo che consiglio a molti, soprattutto a tutti coloro che si sono appassionanti al precedete episodio, agli altri forse è meglio di no. Voto: 6

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