martedì 8 settembre 2020

Soma

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 08/09/2020 Qui - Parlare di un titolo come Soma (survival horror a tema fantascientifico pubblicato nel 2015) non è facile, considerando che la trama del gioco è molto importante e che ogni descrizione rischierebbe di essere uno spoiler ben poco amato. Sicuramente ci si ritrova di fronte ad un'altra grande produzione dei ragazzi di Frictional Games, che riescono a creare molta tensione mentre si gioca, di certo nulla di spaventoso o da far considerare horror il titolo, ma sicuramente la paura la si prova. Ecco infatti una trama degna della migliore letteratura fantascientifica del novecento e un versante tecnico davvero notevole nonostante l'esigua quantità di risorse proprie di una produzione indie. Purtroppo il livello di sfida è eccessivamente basso e il gameplay piuttosto ripetitivo (come per le precedenti produzioni Frictional, la soluzione per i nostri problemi sarà semplicemente una, non farci individuare), ma se si compie uno sforzo nel soprassedere su tali magagne e ci si lascia trasportare dal solidissimo impianto narrativo, Soma permette all'utente di vivere una delle esperienze più adulte e profonde che il mondo dei videogiochi ricordi. Il gioco è ambientato all'interno di una stazione di ricerca subacquea, dove (naturalmente) abbiamo un'intelligenza artificiale impazzita, WAU, chiaramente ispirata ad Hal 9000, i cui luoghi opprimenti perfettamente gestiti ricalcano quelli già assaporati con Dead Space, i cui scopi oltre ai luoghi anche qui (fari di speranza per l'umanità che purtroppo continua ad autodistruggersi), ci riportano ai fasti del primo Bioshock.
Ora, non che sia al livello di quei due capolavori, ma Soma tiene botta, coinvolge e convince più che discretamente, anche perché Soma è ben più di un gioco il cui scopo è divertirsi, ma si prefigge il compito di farci pensare e riflettere lungo l'avventura (il gioco infatti non si ferma al semplice racconto di una storia ma ruota attorno a due concetti fondamentali: la consapevolezza e la coscienza, e ci riporta così alle importanti domande di Ghost in the shell), compito arduo che non tutti i titoli riescono a raggiungere efficacemente, ma in questo il titolo di Frictional Games ci riesce, creando un vero e proprio percorso anche per il nostro io. Soma non può però vivere solo di una storia di alto livello, e deve dunque fare i conti con qualche incertezza e un paio di situazioni usate più come riempitivo per arrivare a un tempo di gioco che si attesta attorno alle dodici-tredici ore complessive. Si tratta comunque di problemi che tutto sommato non vanno ad intaccare il valore complessivo dell'opera, che si rivela un piccolo cult della fantascienza, capace di arricchire il medium di appartenenza, non ricchissimo di titoli in grado di trattare più che dignitosamente argomenti simili. Una piccola perla insomma, che deve essere assolutamente provata (sempre e comunque) dai fan del genere. Voto: 7+

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