Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/11/2021 Qui - Un videogioco che non brilla su molti aspetti, ma il tutto viene retto
solidamente da una grafica e un atmosfera ultra realistica con delle
ambientazioni incredibili. Se
da un lato abbiamo un comparto tecnico/sonoro pazzesco, dall'altra c'è
un gameplay castrante e
limitato, coi nemici semplicemente idioti. Il titolo fa
comunque innamorare di sé per una crudezza impattante (ma mai gratuita),
una trama (che prende una particolare vena fantasy/occulta sulla fine)
ben scritta (l'epoca e il luogo in cui è ambientata la vicenda, in
Francia nel 1340 durante la peste, è sicuramente tra le cose che più mi
hanno fatto apprezzare il gioco) e dei personaggi orchestrati a
mestiere. Di questi ultimi ho
adorato tanto le loro reazioni/motivazioni, molto umane e realistiche. A
differenza di altri esponenti del genere, il gioco ha i grandi pregi di
essere quasi sempre credibile e vagamente variegato, grazie alle
meccaniche legate alla fionda. Diciamo che l'avventura di Amicia e
Hugo (due fratelli in fuga dall'Inquisizione) si fonda principalmente su
due fasi, quella stealth e quella
action/puzzle coi ratti. Ecco, le prime sono scialbe, le seconde invece
funzionano abbastanza. A proposito dei ratti, fanno decisamente effetto,
evitare quindi se si ha paura. Il gioco (longevo il giusto) alla fine della fiera è più un
racconto visivo, ma è stata comunque una bella sorpresa. Intenso
e appagante da giocare, con una bella storia dietro e un sistema di
crafting di pozioni e materiali, l'esperienza creata da Asobo Studios
può definirsi completa e soddisfacente, nonostante tutto. Alcuni piccoli
bug, alcuni comandi poco intuitivi e la piega non sempre
ineccepibile della narrazione sminuiscono infatti alcuni dei tratti
positivi di questo sorprendente titolo. Il risultato, tuttavia,
riesce a emozionare e intrattenere per lunghi tratti, grazie (appunto)
alla cura
riversata nel design dei livelli e in alcuni degli aspetti più tecnici.
Un difetto? Il finale si mostra in parte sbrigativo, quasi a
voler suggerire un possibile seguito. Ma se questi sono i presupposti,
ben venga. Voto: 7+
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