giovedì 16 giugno 2022

Dishonored: Death of the Outsider

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 16/06/2022 Qui - Questa espansione stand-alone si colloca subito dopo gli eventi di Dishonored 2 e di fatto mette la parola fine a tutto quello che era rimasto in sospeso. Guideremo una vecchia conoscenza: Billie Lurk alle prese con il suo vecchio mentore Daud, il culto e l'esterno. A livello di gameplay, grafica, ambientazione non si discosta dal precedente episodio, ovviamente Billie avrà i suoi poteri speciali a differenza di Corvo ed Emily. Il titolo è divertente, presenta una discreta longevità rapportata al tipo di gioco e come detto collega tutti i tasselli. A livello di narrativa siamo sul livello dei due capitoli principali: trama semplice sorretta su un background incredibile. Le missioni sono 5, mi sono piaciute tutte quante, il ritmo è sempre alto. Forse un po' povero a livello di ambientazioni, anche se bisogna dire che l'ultima location è tra le più interessanti dell'intera saga. La rigiocabilità è alta come nei precedenti capitoli (anche se giocato una volta difficilmente ho l'abitudine di rigiocare). Ci sono almeno 2 o 3 modi di completare ogni missione, incluse alcune chicche che si potranno vedere solo facendo determinate cose. Il doppiaggio si conferma sugli ottimi livelli a cui ci hanno abituato, con il motore grafico che è lo stesso utilizzato in Dishonored 2, quindi abbastanza gradevole. In conclusione, discreta espansione, che pur non discostandosi molto dal buonissimo capitolo precedente, riesce comunque a distinguersi in maniera positiva rispetto ai 2 capitoli principali della serie. Serie che sfortunatamente (personalmente sempre piaciuta) potrebbe concludersi qui, e niente, sono triste perchè non credo ci sarà un nuovo Dishonored, non per adesso almeno, "sta riposando per ora", ma chissà se si sveglierà mai più. Voto: 7

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