Post pubblicato su Pietro Saba World il 28/02/2025 Qui - Avevo pure trovato la traduzione, e speravo di riuscire nonostante l'impossibilità nel reimpostare i comandi, a giocare (e finalmente, perché era da mesi fermo nella libreria di GOG) a The Beast Inside, ma quest'ultimo ostacolo si è rivelato invece decisivo (e non capisco come di questi tempi ci siano ancora queste problematiche da affrontare). E così, impossibilitato nel giocare ad un survival horror di grande interesse com'era, ecco un altro, accoppiato stavolta ad un sparatutto.
Maid of Sker - Un survival horror che richiama fortemente "Outlast" per la meccanica stealth e la dinamica di fuga, presentando similitudini con altri giochi per quanto riguarda altre meccaniche e situazioni. La storia, pur essendo piuttosto semplice e poco originale, riesce a qualificarsi come un'esperienza discreta. Questo gioco sorprende nonostante le aspettative. A parte la necessità di concentrarsi di più sull'udito dei nemici e il boss onnisciente, "Maid of Sker" offre un'esperienza della durata media di circa sei ore, invitando i giocatori a prendersi dei rischi per esplorare. Il sound design è efficace nel creare tensione, i Jumpscare sono ridotti al minimo (un valore aggiunto in un genere che tende spesso ad abusarne), e l'ambientazione dell'hotel è giustamente inquietante. La storia utilizza bene il materiale originale, che sia realtà o mito, riuscendo a collegare i punti per una trama capace di regalare anche un paio di colpi di scena efficaci. "Maid of Sker" è un'immersione nell'horror gaelico, che attinge a materiale preesistente per tessere una narrazione nella media del suo genere, ma con spunti interessanti che mantengono il giocatore coinvolto fino alla fine. Voto: 7
INDUSTRIA - Un affascinante gioco indie che ci porta a esplorare una distopica Berlino Est invasa da robot ostili. Uno sparatutto vecchia scuola con enigmi ambientali e una storia intrigante, ideale per chi ama ambientazioni particolari. Tuttavia, il principale difetto del gioco è la sua breve longevità, che non permette alla trama di svilupparsi appieno. Il meglio del gioco emerge nelle situazioni di pura sopravvivenza, claustrofobiche e in perenne inferiorità numerica. Con l'arrivo delle armi più potenti, il livello di sfida diminuisce bruscamente. Anche se presenta spunti interessanti, la narrazione non riesce a rispondere a molti degli interrogativi sorti durante l'avventura (che termina proprio sul più bello, ma un seguito è però già previsto). "Industria" è un'avventura in prima persona non troppo rifinita dal punto di vista ludico, ma che riesce a raggiungere una sufficienza abbondante in altri aspetti. Non entrerà negli annali, ma rappresenta un discreto esordio per la software house tedesca che lo ha creato. Voto: 6,5