giovedì 31 ottobre 2024

Videogiochi del mese di Ottobre 2024: Genesis Noir & Endling

Post pubblicato su Pietro Saba World il 31/10/2024 Qui - Seconda parte dello "speciale" Prime Gaming di quest'anno (la prima lo scorso mese), e a dire "addio" a "sogni di gloria" sono stati due giochi che, nonostante avessero (al contrario dei precedenti tre) la localizzazione in italiano (peraltro nemmeno così tanto necessario visto il genere non narrativo dei suddetti giochi), colpa di problemi di visuale e controlli ho dovuto ugualmente scartare. Faraway: Jungle Escape (adventure escape game), che purtroppo non consentiva l'utilizzo della tastiera su schermo per i comandi tra l'altro non rimappabili, e Scarf (adventure game mixing puzzles and 3D platforms), che nonostante la rimappatura possibile, suddetti controlli davvero legnosi, senza dimenticare la visuale non propriamente perfetta. Per il resto pochi giochi personalmente interessanti come i due di oggi.

Genesis Noir - È un gioco affascinante, ma manca di divertimento. Presenta un titolo insolito, sicuramente non per tutti, distintivo nel suo modo di comunicare e nel contenuto che trasmette. Inizia promettentemente con un'atmosfera da investigazione e una colonna sonora jazz molto adatta, oltre a uno stile grafico distintivo e ben realizzato. Tuttavia, il gameplay risulta monotono, limitandosi a seguire gli eventi con minima interazione. Il gioco, che intreccia amore e scienza in un triangolo amoroso culminante nell'esplosione del Big Bang, sarebbe stato migliore se fosse stato più breve di due ore. La conclusione è tediosa e poco coinvolgente. Il collegamento tra la "storia" e il "viaggio cosmico-temporale" è piuttosto astratto, sebbene in parte intuibile. In definitiva, non è male, ma è eccessivamente onirico e surreale per essere veramente appassionante. Nonostante evidenti difetti tecnici, rimane un gioco da provare per la sua qualità e originalità. Voto: 6+

Endling: Extinction is Forever - "Endling" è un'avventura survival che trasmette un potente messaggio ambientalista. Anche senza parole, il gioco comunica e insegna molto. Presenta una dualità: è un videogioco impegnativo, che supera la sua grafica affascinante e i teneri cuccioli di volpe, e un messaggio interattivo. Nonostante la necessità di migliorare alcuni aspetti del gameplay, come la ripetitività e la stanchezza dopo cinque ore di gioco, oltre a ostacoli che causano frustrazione piuttosto che stimolare l'ingegno, questi elementi contribuiscono all'esperienza complessiva. La routine quotidiana, i pericoli costanti e la paura di esplorare troppo lontano per non fare ritorno tardi alla tana, fanno di "Endling" un'esperienza commovente. Il giocatore si cala nei panni di una madre volpe che lotta per la sopravvivenza in un mondo reso inospitale dall'azione umana, con acque inquinate e foreste devastate. È un mondo dove gli esseri umani hanno sacrificato il futuro per un presente egoistico. Pur con una certa ripetitività, "Endling" è un tesoro da scoprire, possibilmente con un pacchetto di fazzoletti a portata di mano. Merita di essere vissuto appieno. Voto: 7

lunedì 30 settembre 2024

Videogiochi del mese di Settembre 2024: NAIRI & Q.U.B.E.

Post pubblicato su Pietro Saba World il 30/09/2024 Qui - Questo mese avrebbero dovuto essere presenti tutti e quattro i giochi degli ultimi due mesi, che fanno parte della mia libreria di Prime Gaming. Tuttavia, ho dovuto suddividere il tutto in due parti. Anche la lista dei giochi esclusi è stata divisa in due; perciò, oggi menziono solo tre videogiochi che ho scartato perché privi di localizzazione in italiano. Requisito utile e necessario per giocare a The Forgotten City (avventura narrativa con loop temporali), Dexter Stardust: Adventures in Outer Space (avventura classica point-and-click) e Orten was the Case (gioco d'avventura detective/puzzle).

NAIRI: Tower of Shirin - Un'avventura point-and-click che mescola puzzle divertenti e complessi con una narrazione affascinante, resa unica dai suoi personaggi carismatici. La grafica disegnata a mano e gli scenari dettagliati, insieme a una colonna sonora coinvolgente, arricchiscono l'esperienza di gioco. L'anticipazione per il seguito di Nairi è tangibile, anche se sarebbe stato utile sapere in anticipo che la storia avrebbe richiesto una continuazione, attualmente solo accennata. Il gameplay si evolve da semplice a notevolmente intricato, aumentando la complessità e offrendo una sfida anche ai giocatori esperti. Il principale limite è la breve durata. In conclusione, è un gioco che strega, trasportando in un mondo onirico e profondo, dipinto con la delicatezza dell'acquerello. Non è rivoluzionario, ma è sicuramente coinvolgente. Voto: 6,5

Q.U.B.E: Director's Cut - Q.U.B.E., pur essendo un discendente di Portal, offre enigmi intriganti che crescono in complessità senza essere eccessivamente difficili, ambientati in una trama e un contesto semplici ma gradevoli. Nonostante problemi di mira e l'assenza di sottotitoli, il gioco mantiene un'elevata qualità. Q.U.B.E: Director's Cut, divertente ma talvolta frustrante, si completa in meno di 10 ore. Non raggiunge i livelli dei titoli Valve, ma è ben fatto, gratificante e spinge a proseguire attraverso i capitoli. Il DLC aggiunge sfide di velocità e stanze segrete, mentre i dialoghi in inglese senza sottotitoli migliorano la narrazione visiva, rendendo il gioco più immersivo. In conclusione, è un'avventura breve ma avvincente, ideale per gli appassionati di puzzle-game, con enigmi di qualità e un gameplay soddisfacente. Voto: 6,5

venerdì 5 luglio 2024

Marvel's Guardians of the Galaxy

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 05/07/2024 Qui - I Guardiani della Galassia hanno sorpreso piacevolmente sia al cinema che nella loro versione videoludica. La loro chimica esilarante, divertente e irriverente è stata fedelmente riprodotta nel gioco, mantenendo l'atmosfera dei film di James Gunn. I dialoghi e le interazioni tra i membri dell'equipaggio della Milano sono un punto di forza del gioco, con personalità e battute variegate che garantiscono divertimento. La trama, seppur semplice, è coinvolgente e vede svilupparsi la coesione del gruppo insieme alle abilità dei personaggi. Il gameplay di Marvel's Guardians of the Galaxy, incentrato sulla collaborazione nei combattimenti, permette di dirigere le mosse del team tramite un menù rapido, sebbene un po' complesso. Gli scenari vari tra pianeti e astronavi sono ben realizzati, con percorsi definiti e deviazioni per collezionabili che arricchiscono la narrazione. La storia, non troppo complessa, emoziona e intrattiene, supportata da una colonna sonora fedele agli anni '80. Marvel's Guardians of the Galaxy è un action-adventure con elementi RPG e shooter, un'avventura di azione e amicizia narrata con maestria, che sottolinea il fascino dei Guardiani della Galassia. Il gioco brilla per il suo dettaglio, con un gameplay vivace e fluido che diventa appena ripetitivo verso la fine. La trama, distinta dai film, esplora profondamente ogni eroe spaziale, con dialoghi eccellenti che catturano l'attenzione. Le relazioni tra i personaggi, come Rocket e Groot o Peter Quill e Gamora, sono intensamente ritratte. L'opera è completa, sia nei contenuti che nella durata ottimale, offrendo un'avventura intensa senza richiedere troppo tempo. Invita a giocare più volte per esplorare le varie trame e trovare tutti i collezionabili. È un gioco semplice ma ben realizzato, che segue gli standard delle produzioni moderne senza perdere in coinvolgimento e divertimento. Nonostante qualche bug minore, è un'esperienza complessivamente piacevole e raccomandabile, specialmente ai fan dei Guardiani della Galassia, ma anche a chi cerca ore di puro divertimento. Voto: 8

The Night of the Rabbit

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 05/07/2024 Qui - Un coniglio bianco, creature mascherate e un bosco abitato da scoiattoli, rane e topolini parlanti popolano questa storia, insieme a Jerry, un apprendista mago che deve tornare a casa per la cena, ma solo dopo aver salvato il mondo. Si tratta di un'avventura grafica in stile punta e clicca, con una lunga durata, un mondo di gioco affascinante e enigmi intriganti, sebbene a volte siano un po' troppo complessi e astrusi (chi sostiene di non aver mai imprecato cliccando a caso per risolvere un enigma sta sicuramente mentendo). La vera perla di questa avventura è però la storia narrata: Jeremiah è un personaggio memorabile, al quale è impossibile non prendere affetto, e insieme a lui ci si ritrova a credere nella magia e a vivere un'avventura emozionante e nostalgica. Nonostante alcuni difetti, il gioco mi ha colpito positivamente. La trama è coinvolgente, i personaggi e le ambientazioni sono ben realizzati, e gli enigmi sono generalmente di mio gradimento. Tuttavia, a volte ho dovuto consultare la soluzione perché mancava chiarezza sulle azioni da compiere, lasciando il giocatore un po' allo sbaraglio, con molti oggetti inutili nell'inventario che si trascinano per tutta l'avventura. La complessità data dai numerosi personaggi e luoghi ha reso il gioco a tratti piuttosto complicato. È un peccato, perché con meno complicatezza sarebbe stato più apprezzabile. Ciononostante, Daedelic Entertainment (la stessa di Deponia e di Ken Follett's The Pillars of the Earth) raggiunge ancora l'obiettivo con un prodotto di alta qualità e artisticamente notevole. Raccomando questo gioco soprattutto agli appassionati di enigmi, nonostante possa risultare a volte frustrante; a me è piaciuto e penso che difficilmente deluderà. Voto: 6,5

Saints Row IV

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 05/07/2024 Qui - "Re-Elected" è un titolo discreto, ma soffre del confronto con il suo predecessore The Third, senza introdurre novità significative alla formula, esclusa una gestione dei poteri poco coinvolgente. Questo capitolo rappresenta un passo indietro: pur restando divertente, risulta a tratti troppo casuale e poco coerente nella trama. La sua natura Cross-Gen (termine per i giochi riproducibili su console diverse dello stesso produttore) lo penalizza tecnicamente rispetto ai titoli di punta del settore, facendolo apparire obsoleto sia graficamente che nel gameplay. Rimane fedele allo spirito di Saints Row, proseguendo la narrazione dal capitolo precedente e alzando l'asticella dell'eccesso, forse anche troppo. La svolta alien-war non mi ha particolarmente colpito, nonostante alcune gag e citazioni mantengano alto il livello. Per i nuovi giocatori può essere un interessante punto di partenza, mentre per i veterani si tratta di un "more of the same" gradevole ma non eccezionale. Il punto di forza è la creatività e la varietà delle sezioni di gameplay, sebbene non siano di eccellenza. Dopo circa venti ore di gioco, ho dovuto attivare i trucchi per gestire l'eccessiva quantità di nemici e il caos generale. In definitiva, un passatempo divertente per un certo periodo, ma niente di più. Voto: 6

Deliver Us Mars

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 05/07/2024 Qui - Un'avventura che trasporta il giocatore nello spazio in un contesto più scientifico che di fantascienza, ricordando film come Interstellar. La narrazione è coinvolgente con alcuni momenti di spicco, nonostante alcuni difetti, specialmente nel finale, che ne compromettono la qualità. Il gameplay si concentra sull'esplorazione e la soluzione di enigmi ambientali, ben realizzati ma con poca varietà, e l'esplorazione presenta parti noiose, come la scalata. Un livello tecnico non ottimale e bug fastidiosi influenzano negativamente la qualità complessiva. Nonostante ciò, Deliver Us Mars rimane un titolo ideale per gli appassionati di fantascienza. Imperfetto ma stiloso, offre un'esperienza cinematografica con un messaggio forte e controverso su temi sensibili dell'ultimo decennio. La trama, sebbene familiare, sorprende in diverse occasioni. Il gioco cattura per l'atmosfera, la storia e la descrizione realistica delle emozioni dei personaggi. Con musiche coinvolgenti e una grafica adeguata, l'unica pecca significativa è l'espressione pietrificata dei personaggi, esclusa in parte la protagonista. Il finale della trama sembra affrettato, ma l'attesa per il terzo capitolo è alta, anche se sarebbe meglio recuperare prima il primo capitolo, che non ho ancora giocato. Voto: 7+

Videogiochi del periodo (Maggio/Giugno 2024)

Post pubblicato su Pietro Saba World il 05/07/2024 Qui - Inizialmente avrei dovuto "portare" più giochi in questi mesi, con un altro eventuale post che invece non ci sarà (ce ne sarà uno a Settembre e l'altro a Dicembre), ma molteplici problemi legati proprio ad alcuni dei giochi che avrei dovuto portare non mi ha permesso tutto ciò. Vengo oggi quindi, con "soli" quattro giochi, che complici la longevità degli stessi, mi hanno comunque portato via il tempo necessario proprio per sopperire a questo. Ma in ogni caso, e per dovere di cronaca, devo spiegare nel dettaglio questi problemi. Iniziamo da Shenmue 3, avventura action del 2019, che purtroppo non permette una rimappatura dei tasti, motivo per cui non sarei riuscito a giocare con comodità, assolutamente imprescindibile per me, perciò rinunciare ho dovuto. Stesso discorso per Spirit of the North, un gioco d'avventura in terza persona sempre del 2019, che oltremodo, essendo non originariamente per PC, aveva una migliore conformità per console. Problemi di visuale e di movimento del player invece accusati con Mages of Mystralia, avventura action del 2017, forse un bug o semplicemente portabilità al PC non perfettamente riuscita ma il personaggio non rispondeva bene ai comandi. Ma niente in confronto a Soulstice, un hack and slash del 2022, portatore di un grave difetto di progettazione della telecamera, semplicemente orrenda. Infine, con grande dispiacere (perché molto quotato), ho dovuto rinunciare a giocare a Deathloop, sparatutto in prima persona del 2021, ma non per problemi tecnici, ma perché la calibrazione dello schema "muori, ricomincia, muori" era troppo settato in alto per i miei gusti. Rischiavo di giocare un'ora, sbagliare e ricominciare daccapo perdendo tutta la voglia, gli sforzi buttati così inutilmente. Meglio lasciare perdere, che poi fortuna sempre vuole, li abbia potuti prima provare, non sprecando soldi, questa l'unica consolazione del gratuito, su Epic in questo caso.

giovedì 18 aprile 2024

RAGE 2 - Deluxe Edition

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 18/04/2024 Qui - Ripetitivo e grezzo questo Rage 2, sequel di Rage, che ricordo poco ma che ritengo migliore. Basato più sulla quantità delle missioni da fare che sulla qualità delle stesse (spesso monotone). Rage 2 è ricco di gran belle sparatorie e armi, ma senza queste sarebbe un'esperienza dimenticabile. Rage 2 è quindi un'esperienza, seppur sorprendentemente soddisfacente per certe caratteristiche, abbastanza modesta, ricca di cliché e poco ispirata che si appoggia su un gunplay spettacolare e delle battaglie infinite che a volte riescono a mantenere la promessa della follia comunicata dagli sviluppatori, ma il suo deludente mondo di gioco non fa altro che sprecarne il potenziale. Se come FPS funziona (quando non ci pensano i problemi tecnici o il basso livello della sfida), è tutto il contorno ad affossarlo, dall'open-world spoglio e fine a se stesso, alla ripetitività di situazioni proposte (e persino assets), alla trama che senza infamia e senza lode ci trascina fino al frettoloso finale. La storia di Rage 2 insomma, non brilla per originalità. Tutto è lineare e ben lontano da quella finezza narrativa di ben simili titoli. Non tutto però è da bocciare: il colpo d'occhio infatti sarà pienamente appagato da scenari post-apocalittici ben delineati, da città decrepite ma convincenti e da un mix assolutamente unico di sabbia, ruggine e colori fluorescenti. Si poteva fare di meglio? Questo è certo: la componente narrativa è scialba, quella tecnica non è certamente allo stato dell'arte e l'end-game deludente. E quindi? Cosa rimane? Beh, in realtà rimane un gunplay divertente, variegato e adrenalinico, un FPS che permette di sfogare e scaricare lo stress senza mettere troppo alla prova. Perfetto per chi non cerca la sfida (almeno non sempre) ma, appunto, solo una buona scusa per sterminare ed uccidere tutto ciò che trova sulla strada. Da consigliare soprattutto se si ha apprezzato il primo, perché non sarà entusiasmante sempre, ma sa essere comunque frenetico ed esaltante, in particolar modo quando spinge l'acceleratore e mostra tutta la sua personalità. Voto: 6,5

Call of the Sea

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 18/04/2024 Qui - Un buon titolo sotto quasi tutti gli aspetti. Siamo di fronte ad una rilettura molto intelligente delle opere di H.P. Lovecraft e di fronte ad una bella avventura grafica vecchio stile. Un puzzle game narrativo molto semplice, una storia d'amore e mistero che, per quanto pregna di riferimenti ad altre opere, è assolutamente godibile fino alle fasi finali di gioco. Call of the Sea è un esperimento interessante ma imperfetto, che denota qualche (legittimo) errore di inesperienza. Al gioco manca infatti solo una maggior cura per i dettagli e anche un po' di coraggio e tempo in più, ed è un vero peccato perché questo avrebbe portato ad un risultato decisamente migliore. L'avventura però, per struttura della storia, dei personaggi e dei dialoghi è degna di nota, rendendo l'esperienza di gioco coinvolgente e interessante, risultando mai banale, con un finale letteralmente nelle nostre mani. Call of the Sea è un buon esordio, il titolo è completamente incentrato sul risolvere gli enigmi e nel mentre esploriamo per trovare la soluzione nella mappa ci saranno disseminate molte lettere che narrano cosa è successo alla spedizione di nostro marito che è arrivato sull'Isola per trovare una cura alla malattia della moglie (la protagonista). Gli enigmi, a parte alcuni, sono abbastanza semplici da capire ma comunque non immediati quindi bisogna starci un po' a riflettere. Un difetto è la lentezza della protagonista, sebbene non sia troppo evidente nella maggior parte del gioco, ci sono momenti in cui devi attraversare aree ampie e farlo lentamente può risultare tedioso in certe parti. In generale comunque il titolo è più che consigliato nonostante qualche difetto. Perché sì, probabilmente non rimarrà fra gli esempi più notevoli del genere, ma bisogna rendere merito al fatto che riesce ad offrire una visione alternativa dell'universo narrativo lovecraftiano, potenzialmente capace di soddisfare (anche) chi non ha voglia di mostri o spaventi. In generale, la sensazione è quella di un'avventura scritta in maniera gradevole e mediamente godibile da giocare, ma non memorabile. Un racconto comunque non banale che lascia buone sensazioni per il futuro dello studio spagnolo, da gustare senza troppe pretese verso un finale piuttosto ispirato. Voto: 7

Ghostwire: Tokyo

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 18/04/2024 Qui - Un action game a tinte horror sicuramente non esente da difetti, il gioco ha decisamente tante (troppe) attività secondarie, il combat system si basa sull'uso di tre poteri (elementali in questo caso) che non cambierà di molto durante tutta l'avventura (però ci si diverte un sacco, soprattutto estirpare l'essenza delle entità maligne dà un buon feedback), e la varietà dei nemici non è altissima, ma sono difetti abbastanza trascurabili se il gioco ti prende bene (e infatti alla fine ho ceduto, nonostante i dubbi iniziali mi sono fatto anche un bel numero di quest secondarie), e il titolo ha davvero moltissimo da offrire, per intrattenerti per tutta la sua durata. Ghostwire: Tokyo rappresenta il biglietto d'ingresso di Tango Gameworks all'interno del contesto degli action open world, in questo caso il mood risulta molto interessante, ovvero quello degli Yokai. Le entità giapponesi, i fantasmi del Sol levante, qui sono descritti in maniera minuziosa (come in parte faceva l'altrettanto bellissimo Nioh). La riproduzione di Tokyo è probabilmente la migliore che ho mai visto in un gioco. Infatti, per merito di un comparto grafico e artistico all'altezza, la capitale nipponica tratteggiata nella produzione Bethesda ammalia e abbaglia, sprizzando folklore da ogni poro. Risulta invece un po' tedioso alla lunga il metodo scelto per "ricaricare" gli attacchi. Dovremo accumulare etere, che si trova uccidendo nemici o rompendo oggetti "posseduti". Troppi a mio parere ne sono necessari per accumulare la quantità utile di magia. A disposizione avremo anche un arco, che risulta però molto lento, più vari talismani dai molteplici effetti. La trama è molto semplice ma riesce a coinvolgere ed incuriosire, nonostante infatti non brilli, riesce a lasciare il segno verso le battute finali. In questo senso, non è un gioco che vuole spaventare, ma soprattutto considerando le fasi finali del plot, non mancheranno momenti toccanti ed altri più inquietanti. Per la città sono disponibili missioni/attività secondarie, alcune ispirate, altre veramente banali e palesemente un riempitivo inutile. A mio parere, invece di farcire la mappa di troppe attività secondarie "allungabrodo" si poteva fare di più dal lato del movimento verticale del personaggio e inserire un parkour un pochino più efficace, visto che spesso ci troveremo a passare per i tetti degli edifici. In breve, il punto forte di questo gioco rimane sicuramente l'ambientazione e l'atmosfera. Il punto debole è averlo riempito di robe superflue e azioni ripetute, anche necessarie per proseguire con la trama, che alla lunga vengono a noia. A parte qualche calo di frame e piccoli bug non ho riscontrato altri problemi durante la mia partita. Shinji Mikami, pur solo in veste di executive producer, fa insomma un altro centro, regalandoci l'ennesimo titolo imperfetto, ma dotato di estremo carattere e carisma, della sua carriera. Voto: 8-